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IL NOSTRO IMPEGNO PER LA RICERCA: LA FINESTRA DEL RICERCATORE |
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PROGETTO LEOPARDO IN TANZANIA
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TERZO AGGIORNAMENTO
28 luglio 2014 Terzo report dell’attività di campo del Progetto leopardo nei monti Udzungwa. Di Rasmus Gren Havmøller (Università di Copenhagen) e Francesco Rovero (MUSE-Museo delle Scienze) La raccolta dei dati di fototrappolaggio è entrata nel suo secondo anno, questa volta nella parte più settentrionale del parco, nota come Mbatwa, che è semi-arida e composta da foresta mista di baobab, Commiphora – Brachystegia e acacia, così come da praterie di alta quota che vanno da 500 metri sul livello del mare fino a quasi 2000m. Durante il periodo tra il 13 e il 20 giugno, insieme con il team di assistenti di campo e con rangers armati, abbiamo (Rasmus e Francesco) installato 34 stazioni di fototrrappolaggio (ciascuna composta da 2 fototrappole) in una griglia predefinita di 2 km2 che copre un'area di 130 km2 in un gradiente altitudinale di 1500 m in un periodo di 8 giorni. Dopo aver impostato insieme le prime fototrappole, ci siamo divisi in due squadre per poter impostare fino a 8 stazioni di fototrappolaggio ogni giorno. Durante stati rilevati segni di presenza di leopardo, così come di molti altri mammiferi, ed i risultati hanno rivelato la presenza di 6 individui all'interno dell'area oggetto dell'indagine, di cui 4 maschi e 2 femmine, che però sono stati registrati in solo 10 delle 34 stazioni-fototrappola, per un totale di 26 ricatture dei medesimi individui. Questo è in contrasto con le due precedenti indagini condotte nel 2013 nei siti di foresta pluviale planiziale (Ruipa e Lumemo), in cui il fototrappolaggio ha registrato la presenza di 14 individui e 10 individui rispettivamente e un totale di 63 ricatture. In attesa di analisi di cattura-ricattura più approfondite, studi analitici preliminari sui dati dei primi 2 siti campionati nel 2013 hanno stimato che ci sono 5,5 leopardi per 100 km2 di foresta pluviale di pianura. Ci aspettiamo più basse densità di leopardi nella zona semi-arida del nord rispetto alla foresta pluviale. È interessante notare però come la terza indagine nella zona semi-arida abbia rilevato 30 specie di mammiferi, catturati nelle foto-trappole, a differenza di 32 specie catturate nella foresta pluviale. Tra le specie rilevate, l'indagine ha prodotto il primo record di presenza di oreotrago (Oreotragus oreotragus) nel parco nazionale e riconfermando che l’elusivo caracal (Felis caracal), il pangolino del Capo (Smutsia temminckii) e l’ antilope nera (Hippotragus niger) sono presenti lungo questi aridi pendii settentrionali del parco. Questa terza indagine è quindi riuscita con successo, con l'eccezione che due fototrappole (di una stazione) sono state rubate, presumibilmente da bracconieri e una terza è stata distrutta da un elefante. Ricerche future: la sessione successiva di fototrappolaggio è iniziata il 26 luglio nella grande valle tra i due principali complessi forestali di montagna della parte centrale del parco e durerà fino ad agosto. Dopo questa sessione, i cui risultati saranno riportati nella prossima relazione, le indagini saranno condotte nelle remote foreste montane occidentali del Ndundulu-Luhomero (foresta a forma di farfalla, a ovest sulla mappa in figura 1) in settembre-ottobre per poi chiudere lo studio nella foresta Mwanihana nell'est in dicembre 2014 - gennaio 2015.
Mappa del Parco Nazionale dei Monti Udzungwa. Nell'estremo sud le due griglie di fototrappolaggio di Ruipa e Lumemo (punti rossi) nella foresta pluviale di pianura che sono state campionate nel 2013. Nel nord le stazioni di fototrappolaggio nel semi-arido Mbatwa (punti rossi) che sono descritte nella presente relazione. I punti blu sono le griglie previste per l'indagine in corso.
Preferences of Tropical Forest Mammals from Camera Trap Data
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