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IL NOSTRO IMPEGNO PER LA RICERCA: LA FINESTRA DEL RICERCATORE |
PROGETTO MONGOLIA
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Indagine sulle comunità faunistiche presso l'area di Bayan Onjuul, Mongolia
Referente della ricerca: Claudio Augugliaro (Green Initiative, Mongolia).
In collaborazione con: Fototrappolaggio S.R.L. Il progetto verrà realizzato nel soum (unità amministrativa nella quale sono suddivise le regioni) di Bayan Onjuul che si trova nella steppa della Mongolia centrale. A 1.250 m.s.l.m. ha una superficie di 4.790 km2 e una densità di popolazione di 1,9 abitanti per km2, essendo così una delle aree meno densamente popolate del nostro pianeta. La zona è di particolare interesse sia a livello naturalistico che sociale. In tutta l’area certamente esiste ancora una numerosa presenza di specie della fauna vertebrata tipiche della regione Paleartica ma rare o estinte altrove, quali i carnivori come il gatto di Pallas (Otocolobus manul), la lince (Lynx lynx) e il lupo della steppa (Canis lupus chanco), gli ungulati quali l’argali (Ovis ammon) e lo stambecco siberiano (Capra sibirica), e gli uccelli come l’avvoltoio monaco (Aegypius monachus), il grifone himalaiano (Gyps hymalaiensis) e il falco sacro (Falco cherrug). Tuttavia non è mai stata condotta una ricerca scientifica allo scopo di stilare una check list delle specie vertebrate, la quale segnalazione è affidata alle testimonianze locali, soggette a errori e condizionate dagli usi locali. Nessuna operazione di gestione e/o di conservazione è supportata da basi scientifiche. Quest’ultimo aspetto è probabilmente riconducibile a difficoltà oggettive, ad esempio gli spostamenti per raggiungere tali luoghi remoti sono davvero complicati e costosi. Non esistono strade asfaltate e spesso è molto complicato trovare del carburante se non nelle tratte più frequentate (poche). Infine le condizioni del terreno gelato per gran parte dell'anno non aiutano certo a condurre una analisi approfondita, che possa essere basata sul rispetto di un rigoroso protocollo scientifico. In questo contesto uno studio effettuato attraverso il fototrappolamento, può soddisfare requisiti difficilmente raggiungibili in altro modo.
La durata del progetto è di 24 mesi nelle aree più indicate per una raccolta dati significativa, che sono la catena montuosa a cui si fa riferimento con Montagna Sacra “Zorgol Khairahan” e l’area di dune sabbiose di Arburd. La catena della Montagna Sacra (Zorgol Khairahan) è caratterizzata da affioramenti di tipo granitico ed è l’unico grande complesso di questo tipo nel soum di B. Onjuul e dei soum limitrofi. Costellata da cavità più o meno ampie e vere e proprie grotte, rappresenta una opportunità di rifugio, per i numerosi mammiferi che qui sfruttano le tane e i ripari naturali. L’area di dune sabbiose di Arburd, rappresenta un’isola ecologica nella quale vi sono presenti specie floristiche e faunistiche, proprie della comunità biologica di un sistema dunoso. L’area è l’unica superficie costituita da dune sabbiose, nel raggio di un centinaio di km. Considerato che la superficie non è particolarmente estesa, un protocollo di campionamento efficace può fornire un range completo ed esaustivo di dati per tutta l’area di dune, rilevando le probabili differenze nella composizione faunistica, rispetto alla comunità della steppa circostante.
Grazie all'ausilio delle fototrappole sarà possibile compilare una check list delle specie di macro e micro mammalofauna presenti nell’area, individuare eventuali migrazioni stagionali, comprendere i modelli comportamentali delle specie censite (periodi di massima attività giornaliera durante le diverse stagioni), verificare la presenza e l’abbondanza delle specie di carnivori, ponendo particolare attenzione alle specie minacciate quali il gatto di Pallas (Otocolobus manul) e l'Argali (Ovis ammon) essendo in decremento in tutto il loro areale di distribuzione ed estinti in alcune aree (secondo quanto riportato dalla IUCN, le specie potrebbero essere presto inserite nella red list come Vulnerabile). L’attività di foto-video trappolaggio verrà eseguita in collaborazione con la Fototrappolaggio srl che fornirà anche le strumentazioni necessarie per l’esecuzione della stessa.
Indagine sulle comunità faunistiche presso l'area di Bayan Onjuul, Mongolia
Aggiornamento del 02/04/2014, autore: Claudio Augugliaro
Tra il 30 e il 31 Marzo 2014 sono state posizionate 7 fototrappole nella nostra area di studio. L'area di studio di 20 km2 entro la catena di Bayangiin Uul (area nota come Montagna Sacra), e' stata suddivisa in 20 stazioni di circa 1 km2 ciascuna. Per ciascuna delle stazioni verranno effettuati circa 120 giorni di fototrappolamento complessivi nell'arco di un anno. Gli habitat selezionati entro le stazioni, includono affioramenti granitici a volte contornati da vegetazione arbustiva o erbacea e molto piu' raramente è possibile siano presenti pochi esemplari arborei. Le fototrappole sono state posizionate ad una altitudine tra i 1350 m circa (poche decine di metri dalla steppa) e i 1550 m (a circa 200 m dal livello della steppa). Per il momento si è deciso di non recare alcuna forma di disturbo con flash, richiami olfattivi o vocali. Una delle fototrappole e' stata posizionata di fronte a due piccole pozze di acqua che si deposita in una marmitta per scioglimento della neve. L'acqua sarà presente alcune settimane sino al prosciugamento, per poi tornare alle prime piogge di Giugno. Tra l'altro proprio in questa piccola marmitta sono costretti a passare gli ungulati per giungere ad una piccola grotta nella quale si rifugiano durante le ore diurne. Questa zona e' praticamente inaccessibile al bestiame domestico, per il quale comunque vengono adoperate pozze e laghi presenti a livello della steppa. Soltanto in 2 delle 7 zone di posizionamento delle fototrappole, non sono state trovate tracce di bestiame domestico. Bisogna comunque considerare che I terreni da pascolo vengono sfruttati soltanto stagionalmente in conseguenza delle migrazioni dei pastori nomadi, che nell'area variano tra I 2 e I 25 km. La prima verifica verrà effettuata a 45 giorni circa dal posizionamento delle fototrappole. In seguito alcune foto dei luoghi nei quali sono state posizionate le fototrappole (non sempre la posizione esatta ma anche l’area circostante).
Qui si vede la foto trappola sull’albero
Dal punto in cui è stata scattata questa foto è stata piazzata una fototrappola
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